Sostituire un citofono può sembrare un’operazione non facile ai meno esperti, ma seguendo la nostra guida può diventare una bella sfida da superare in autonomia.
Può capitare che un citofono si rompa e chiamare un tecnico per ripararlo o sostituirlo, è ovviamente la prima cosa che ci viene in mente. Questo, tuttavia, allunga i tempi del disservizio che abbiamo in casa.
E’ possibile provare, allora, a risolvere da soli? La risposta è si e il procedimento per la sostituzione del citofono può essere anche abbastanza semplice.
In questo articolo vi spiegheremo i vari step da seguire, passo passo, per cambiare il citofono correttamente.
Indice:
- Come smontare il frontalino
- 2 fili o 5 fili: quale tecnologia?
- Come sostituire un citofono a 2 fili
- Come sostituire un citofono a 5 fili
- La presenza del buzzer
Come smontare il frontalino
Una volta deciso di voler sostituire il citofono in autonomia, dobbiamo come prima cosa smontarlo per capirne la struttura. Per farlo, bisogna rimuovere il frontalino: ogni modello è unico e diverso dovrà essere l’approccio a questa operazione.
Noi abbiamo utilizzato un citofono Comelit: in questo caso, come si può notare dalla foto, basta premere con un giravite la linguetta in basso per sfilare, poi, il frontalino verso l’alto.
Per ogni altro citofono, basterà consultare il manuale di istruzioni per capire come rimuoverlo.
2 fili o 5 fili: quale tecnologia?
Dopo aver rimosso il frontalino, bisogna capire quale tipo di tecnologia supporta il citofono che stiamo sostituendo. Possiamo trovarci di fronte a due tipi di tecnologia: un citofono a due fili o un citofono a cinque fili.
E’ fondamentale rispettare la tecnologia del citofono da sostituire. Non possiamo infatti installare un dispositivo a due fili al posto di quello a cinque fili (a meno che non cambiamo l’intero impianto, a partire dalla pulsantiera esterna, ma questa è un’altra storia) e, allo stesso modo, non si può sostituire un modello a due fili con un dispositivo a cinque fili, anche se ci sono delle eccezioni.
Inoltre, bisogna installare un dispositivo appartenente allo stesso brand: un citofono Comelit va sostituito con un altro citofono Comelit, un Urmet con un Urmet e così via, ma anche in questo caso, ci sono delle eccezioni.
Ci sono infatti determinate situazioni in cui i consigli generali appena elencati non valgono, come ad esempio per:
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- Citofono Urmet universale a cinque fili. Questo dispositivo, infatti, può sostituire anche la tecnologia a due fili e citofoni di altri brand.
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- Citofono Comelit universale a due fili invece può sostituire altri brand ma sempre con dispositivi a due fili.
Come sostituire un citofono a 2 fili
In questo primo caso, come si nota dalle immagini di seguito, arrivano proprio due fili al nostro citofono interno: questi due fili partono dall’alimentatore dell’impianto, che è il passaggio intermedio tra la pulsantiera esterna ed il citofono interno. Nel nostro caso i due fili sono collegati ai morsetti denominati L – L.
Questo, ovviamente, non è un principio universale.
In citofoni di altri brand le sigle dei morsetti possono essere diverse: basterà seguire lo schema dei collegamenti che certamente troverete nel manuale di istruzioni.


Inoltre, bisogna rispettare anche la stessa impostazione dei dip switch: questa operazione è fondamentale per il regolare funzionamento del nuovo citofono, che dovrà avere le stesse impostazioni del vecchio.
Se, ad esempio, sul citofono che stiamo sostituendo troviamo alzato lo switch numero due, come si vede nella foto in basso, dovremo, allo stesso modo, alzare lo switch “due” del nuovo citofono.
Questa è la cosiddetta programmazione del citofono: può essere diversa a seconda che esso sia collegato alla portineria, che siano presenti due citofoni in casa, o in base ad altre situazioni che si possono verificare.
Come sostituire un citofono a 5 fili
Se, invece, rimuovendo il frontalino del vecchio citofono, ci troviamo dinanzi a ad una struttura come quella in foto, l’impianto del citofono che stiamo sostituendo è a cinque fili.

Anche in questo caso ogni marca dà un nome diverso ai morsetti e, anche in questo caso, basterà seguire lo schema di collegamento sul manuale di istruzioni per non commettere errori.
Nel caso della struttura a cinque fili, un altro elemento fondamentale da considerare per impostare correttamente il nuovo citofono è il tipo di impianto presente sul citofono precedente, che può essere meccanico o elettronico.
Quello che vedete in basso è lo switch che trasforma il citofono da meccanico ad elettronico e viceversa: sul nuovo citofono, dovrete impostarlo esattamente come lo avete trovato sul vecchio.
La presenza del Buzzer

In vecchi citofoni, come alcuni della Urmet, potreste trovare una struttura un po’ diversa.
Alcuni modelli infatti possono presentare all’interno questo dispositivo, che si chiama Buzzer: se è presente, significa che il citofono è di tipo elettronico, e di conseguenza lo switch del nuovo citofono dovrà essere a sua volta impostato come elettronico.
Come avete visto leggendo questo breve articolo, sostituire un citofono non è complesso come si poteva pensare all’inizio, basta avere una buona guida e spirito di iniziativa.
I passaggi non sono troppo complessi, la cosa fondamentale però è capire bene la tipologia di citofono presente per sostituirlo con quello giusto.
Di seguito trovate anche il nostro video tutorial presente canale YouTube di elettronew, per mostrarvi praticamente come intervenire e guidarvi in ogni passaggio.
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