Cancelli automatici: tipologie, funzionamento e corretta manutenzione

Cancelli automatici: come funzionano, quanti tipi esistono e come fare una corretta manutenzione. Vi spieghiamo tutto nella nostra guida

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I cancelli automatici hanno il notevole vantaggio di delimitare l’accesso ad una determinata area in maniera pratica e funzionale. Si può dire, senza paura di essere smentiti, che hanno segnato un passo in avanti fondamentale nella domotica civile e non solo. E’ grazie ad essi che possiamo rimanere in auto aspettando che si aprano, senza doverci esporre a condizioni climatiche avverse e di spingere ante che molto spesso sono pesantissime.  Cosa c’è dietro la “magia” di un cancello che si apre automaticamente? Come funziona? Quanti tipi esistono in commercio? E che tipo di manutenzione bisogna avere su di essi? Scopriamolo insieme in questa breve analisi. 

Il moto di un cancello automatico viene generato da un motore che può avere diverse caratteristiche: può essere singolo, doppio, interrato o esterno. Pigiando un tasto sul telecomando, ma sarebbe meglio dire radiocomando, viene inviato un impulso radio alla centralina che attiva in questo modo il funzionamento del motore preposto all’apertura del cancello. Oltre a quelli inviati dal radiocomando, la centralina risponde anche agli impulsi provenienti dalle fotocellule: quando un ostacolo si pone sul loro raggio d’azione, il motore si ferma subito. 

TIPOLOGIE E CLASSI

I cancelli automatici possono essere sostanzialmente di due tipi: a battente e scorrevoli. Nel primo caso, le ante vengono aperte mediante la rotazione intorno ad un fulcro, e l’apertura avviene solitamente verso l’interno della proprietà. Il secondo tipo è quello scorrevole: in questo caso l’anta mobile del cancello scorre su un binario che finisce all’interno di una griglia di protezione. Questa è, ovviamente, la soluzione meno ingombrante, utilizzata spesso dove gli spazi non sono sufficienti per un’apertura a battente. I cancelli poi possono essere di tre diverse classi. A uso residenziale: è il caso in cui il cancello viene azionato poche volte nel corso della giornata, come può accadere ad esempio per una residenza privata monofamiliare. A uso condominiale: in questo caso il cancello viene utilizzato tantissime volte durante la giornata, e questo impiego frequente richiede di conseguenza meccanismi molto robusti e affidabili. A uso intensivo: il cancello viene utilizzato centinaia di volte al giorno e, in questo caso, ha bisogno di un motore particolare in grado di sostenere portate elevate di lavoro. 

PISTONI IDRAULICI O ELETTROMECCANICI

La differenza tra i tipi di pistoni attiene alla tecnologia impiegata per il loro movimento. Così possono distinguersi cancelli automatici a funzionamento idraulico o a funzionamento elettromeccanico. I primi vengo solitamente scelti per cancelli con strutture molto grandi e pesanti, i secondi invece per i cancelli più leggeri, ad uso residenziale. 

IN CASO DI BLACK OUT

Cosa succede se viene a mancare improvvisamente la corrente elettrica? Nessun problema insormontabile: tutti i cancelli automatici sono dotati di un dispositivo di sblocco, che consente di aprire il cancello manualmente. Oggi, poi, sono tantissimi i modelli che inglobano anche una batteria ricaricabile, in modo da far funzionare il cancello anche quando non c’è corrente.

LA MANUTENZIONE

Pulizia e lubrificazione sono i due aspetti da non sottovalutare. Si tratta di operazioni da fare necessariamente in maniera periodica per non intaccare il buon funzionamento del cancello e in modo da prevenire guasti e riparazioni più gravi e costose.

 

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