Interruttore magnetotermico differenziale: a cosa serve e come funziona

Interruttore magnetotermico differenziale: ecco come funziona, quali sono le sue caratteristiche e come effettuare i controlli periodici di manutenzione

Tempo di lettura: 3 minuti

Indice articolo:

Introduzione

L’interruttore magnetotermico differenziale è un dispositivo di sicurezza con una funzione importantissima: deve interrompere il flusso di energia quando avviene un contatto diretto o indiretto e si verifica una dispersione di corrente, oppure quando si presenta un sovraccarico.

Fermarci a questa definizione tuttavia ci lascerebbe sulla superficie senza comprendere realmente quello che è il funzionamento o le caratteristiche distintive di un interruttore magnetotermico differenziale, ed è per questo che abbiamo decido di andare a fondo nella questione e approfondire l’argomento in questo articolo.

Riferimento legislativo

Per essere a norma di legge (Decreto n.37 del 2008), un impianto elettrico necessita della presenza dell’interruttore magnetotermico differenziale all’interno del quadro elettrico, a monte dell’impianto stesso. E’ inoltre necessario, periodicamente, che vengano effettuati dei controlli di manutenzione per verificare il corretto funzionamento del dispositivo.

La presenza dell’interruttore magnetotermico differenziale non è l’unico requisito necessario per far si che l’impianto sia a norma, ma ci sono altre caratteristiche da rispettare. Grazie al nostro articolo “Impianto elettrico a norma: ecco come verificarlo” è possibile approfondire l’argomento.

Su Elettronew è possibile reperire i singoli elementi necessari per comporre un quadro elettrico a norma.

Se non conosci gli elementi necessari per comporre un quadro elettrico, l’articolo “Quadro elettrico, come comporlo e cosa comprare: la nostra guida” potrebbe aiutarti nella scelta.

Interruttore magnetotermico differenziale, a cosa serve

L’utilizzo dell’interruttore magnetotermico differenziale è previsto per proteggere cose e persone quando c’è un contatto diretto con una fase alimentata, vale a dire un filo elettrico non isolato, quando si viene a contatto con un oggetto metallico che si trovi in tensione per un problema dell’isolamento, o quando ci siano perdite di isolamento.

Dunque, nel momento in cui avviene un contatto magari con un filo elettrico non isolato a dovere, l’interruttore scatta e stacca la corrente, proteggendo la persona o cosa interessata.


Gli interruttori magnetotermici differenziali hanno solitamente un pulsante di test, contrassegnato con la lettera T, che serve a verificare che la parte differenziale funzioni nella maniera corretta. Proprio per questo bisogna svolgere periodicamente un test per verificare il buon funzionamento del dispositivo: una volta azionato il pulsante T, l’erogazione di energia elettrica deve interrompersi subito.

Ma quali sono le differenze tra un interruttore magnetotermico, un differenziale magnetotermico e un differenziale puro? In realtà i tre elementi svolgono delle funzioni diverse. Con il nostro articolo “Differenziali puri, interruttori magnetotermici e differenziali magnetotermici – Caratteristiche e Funzionalità” è possibile approfondire l’argomento e comprendere le tre diverse funzionalità.

Come funziona

L’Interruttore magnetotermico differenziale comporta tre tipi di protezioni: magnetica, termica e differenziale. Al suo interno troviamo due sezioni diverse, che operano seguendo altrettanti principi fisici.

La sezione magnetica evidenzia un eventuale cortocircuito rilevando lo sbalzo immediato del flusso di corrente. Quest’ultimo crea infatti un campo magnetico che fa scattare subito l’interruttore.
Il cortocircuito comporta dei rischi da non sottovalutare, proprio per questo è possibile approfondire l’argomento nel nostro articolo “Corto circuito: che cos’è e come sventarne i rischi“.

La sezione termica si aziona mediate una resistenza elettrica. Al suo interno ha una lamina bimetallica che con la dilatazione termica si piega fino a scattare.

L’interruttore differenziale si azione quando viene a crearsi un guasto verso terra, la cosiddetta dispersione, o in caso di folgorazione, riuscendo così a proteggere le persone da contatti diretti e indiretti.

Conclusioni

Installare un interruttore magnetotermico differenziale all’interno del quadro elettrico è dunque estremamente utile, oltre ad essere obbligatorio per legge.

L’intento dell’articolo è quello di introdurre a questo importante componente per comprenderne a fondo la funzione.

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