Sistema Antincendio Convenzionale, la nostra guida per una corretta creazione

 

Sistema Antincendio Convenzionale, la nostra guida per crearlo senza problemi. Ecco tutto ciò che vi occorre

Proteggere il proprio appartamento o la propria attività commerciale da un incendio, è una necessità sempre più sentita. Vediamo insieme come realizzare un sistema antincendio convenzionale. A seconda delle esigenze, si possono progettare tre tipologie di impianti. 

 

SISTEMA ANTINCENDIO CONVENZIONALE A GRUPPO

In un impianto del genere, la centrale di controllo riesce a distinguere solo se l’incendio ha preso piede in una determinata zona presidiata da un gruppo di rilevatori, non riuscendo però a specificare precisamente quale rivelatore ha fatto scattare l’allarme. Un impianto del genere è dunque consigliabile per tenere sotto controllo ambienti e locali non troppo grandi. Dalla centrale di controllo devono partire due o più linee bifilari, ed ognuna di queste sarà esclusivamente dedicata ad una serie specifica di componenti. Così ci sarà una linea per i rivelatori (che non potranno essere più di 32), una per i punti di allarme manuale e una per gli avvisatori ottico-acustici. Alla fine di ogni linea va posta quindi una resistenza per bilanciare l’assorbimento di corrente. In caso di allarme infatti, il rivelatore aumenta notevolmente l’assorbimento di corrente; e questo aumento viene notato dalla centrale, che fa così innescare l’allarme.

 

SISTEMA ANTINCENDIO CONVENZIONALE INDIRIZZATO

In questo tipo di impianto, il limite di cui abbiamo parlato nel precedente viene superato. I rivelatori, in questo caso, trasmettono un segnale specifico in codice (ognuno di essi ha un proprio ID) che viene riconosciuto dalla centrale di controllo. Grazie a questo segnale viene quindi individuato precisamente in quale punto dell’ambiente si trova il rivelatore che ha causato l’allarme, e non solo la zona, come avviene per il sistema a gruppo. Anche il sistema antincendio convenzionale indirizzato prevede il bilanciamento di ogni linea attraverso una resistenza finale. In questo modo è possibile individuare sia il corto circuito che l’interruzione della linea, o ancora la rimozione di uno o più dispositivi collegati alla linea, inviando una segnalazione di guasto alla centrale. 

 

SISTEMA ANTINCENDIO CONVENZIONALE INDIRIZZATO AD ANELLO

In questo tipo di impianto, le linee bifilari non terminano con la resistenza, ma si ricongiungono alla centrale, formando così una configurazione ad anello. Questo tipo di configurazione porta alcuni vantaggi. Se c’è un’interruzione lungo l’anello, la centrale riconosce comunque i dispositivi collegati tramite quella linea: entrambi i tronconi che si vengono a formare infatti, restano in ogni caso collegati alla centrale. Questo tipo di sistema è sempre indirizzato, e dunque riconosce il singolo rivelatore. I rivelatori possono essere anche più di 32, basta utilizzare isolatori di cortocircuito. Si tratta di dispositivi che, in caso di corto circuito, riescono a limitare il numero di rivelatori che vanno fuori servizio. 

 


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