L’efficientamento energetico è un concetto ancora poco conosciuto. Scopriamo insieme di cosa si tratta e quali sono gli incentivi previsti dallo Stato
Sempre più spesso, negli ultimi tempi, sentiamo parlare di efficientamento energetico. In molti non sanno di cosa si tratta: proviamo a spiegarlo in questo articolo.
EFFICIENTAMENTO ENERGETICO, PAROLA D’ORDINE: OTTIMIZZARE
Il concetto di efficientamento energetico può essere applicato sia ad edifici pubblici che privati, ma anche complessi aziendali e attività che, in generale, consentano di contenere i consumi energetici. Si tratta di una serie di operazioni che hanno come fine ultimo quello di ottimizzare il rapporto tra il fabbisogno energetico e il livello di emissioni. Questi interventi sono richiesti da norme dell’Unione Europea, che la legge italiana ha applicato prevedendo la possibilità, per i cittadini, di svolgerli attraverso incentivi e sgravi fiscali.
EFFICIENTAMENTO E RISPARMIO ENERGETICO
Spesso questi due concetti possono non coincidere. Il risparmio energetico altro non è che una riduzione del consumo di energia attraverso degli interventi che vanno a rimuovere quei fattori che condizionano il consumo, permettendo di ridurne i livelli, tagliandone gli sprechi.
Interventi di questo tipo sono ad esempio quelli che prevedono un miglior isolamento termico degli edifici (rifacimento degli infissi), oppure ridurre al minimo l’utilizzo degli impianti e degli elettrodomestici in alcune fasce orarie. L’efficientamento energetico è qualcosa di ancor più diverso: punta a raggiungere lo stesso risultato in termini produttivi o di necessità umane, ma con minori livelli di consumo. Si pone quindi come obiettivo non un impiego minore di energia, bensì un migliore utilizzo della stessa.
QUALI INTERVENTI EFFETTUARE
Al fine di ottenere un efficientamento energetico ottimale, bisogna dunque mettere in campo alcuni interventi. Quali, per la precisione? La coibentazione delle pareti, l’installazione di nuove coperture o di nuovi infissi, il montaggio di pannelli solari, di pompe di calore o collettori solari, la sostituzione delle lampadine classiche con quelle a basso consumo al led.
GLI INCENTIVI
Il Ministero dello Sviluppo Economico, al fine di invogliare i cittadini a compiere questi interventi, prevede alcuni incentivi come possono essere, ad esempio, le detrazioni fiscali.
La legge italiana prevede infatti uno sconto che può arrivare fino al 75% sulle imposte dovute per la riqualificazione energetica degli edifici. Esiste poi il conto termico, rivolto alle pubbliche amministazioni, alle imprese e ai privati, che invoglia l’utilizzo di fonti rinnovabili.
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