Sezionatore di corrente: cos’è e come funziona?

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Sezionatore di corrente: in questo articolo vi spieghiamo di cosa si tratta e come protegge gli ambienti dove è installato


Tempo di lettura: 3 minuti


Indice articolo:


Introduzione

Il sezionatore è un dispositivo che viene inserito in un circuito elettrico per sezionare, ossia aprire una linea, garantendo una distanza di isolamento prescritta.

Serve a garantire la sicurezza delle persone che operano in un determinato ambiente: il suo compito è infatti quello di interrompere il flusso di energia negli ambienti dove si va ad intervenire.

Si tratta di un dispositivo di manovra: deve essere azionato manualmente per funzionare.

Andiamo a scoprire come riesce a espletare le sue funzioni di protezione.


Sezionatore di corrente e flusso di energia

Il sezionatore ha in pratica le stesse caratteristiche di un interruttore, ma ha un funzionamento diverso. Essendo un dispositivo di manovra, come scritto sopra, ha bisogno di essere azionato manualmente per aprire il circuito e quindi interrompere la corrente. Il sezionatore viene utilizzato in diversi impianti come catene di montaggio, centrali di distribuzione elettrica. In questi contesti, quando c’è bisogno di fare manutenzione, grazie al sezionatore viene garantita la sicurezza della persona che vi lavora dandole la possibilità di intervenire sul guasto senza correre rischi, senza interrompere l’energia elettrica nell’intero impianto. Qualora ci sia un’anomalia, infatti, l’utilizzo del sezionatore consente di intervenire senza problemi. Una volta ripristinato il corretto funzionamento del circuito, chiudendo il sezionatore, si ripristinerà il normale scorrimento della corrente. 


Sezionatore e interruttore: similitudini e differenze

Come abbiamo scritto sopra, il sezionatore ha le stesse caratteristiche di un interruttore. Alcuni aspetti, però, li differenziano. Il sezionatore, come l’interruttore, separa due punti che sono collegati con l’elettricità, in modo da interrompere la continuità metallica.

Approfondiamo ora le differenze:

  • La prima differenza intercorrente tra un sezionatore e un magnetotermico o un differenziale, sta nel fatto che il primo è un dispositivo di manovra, che, in caso di anomalia, deve essere attivato manualmente, invece l’interruttore è un dispositivo di sicurezza che interviene automaticamente quando rileva un’anomalia nel circuito.
  • La seconda differenza risiede nel fatto che a differenza degli interruttori, i sezionatori non hanno un potere di interruzione. La caratteristica principale del sezionatore infatti è la capacità massima di resistere chiuso al passaggio di una sovratensione. Quando questa soglia viene superata, il sezionatore si apre interrompendo il flusso di energia solo in una parte del circuito e non tutto l’impianto.

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Quanti tipi di sezionatori esistono?

Possiamo distinguere i sezionatori seguendo diverse caratteristiche:

In base agli ampere, esistono sezionatori che vanno da 16A a 630A

In base alla tensione, troviamo sezionatori che vanno da 230VAC a 750VAC

In base ai poli, è possibile acquistare sezionatori che vanno da uno fino a quattro poli

In base ai moduli, esistono sezionatori che vanno da uno fino ad otto moduli


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Conclusioni

Dotare un circuito elettrico di un sezionatore è fondamentale per evitare danni, nel caso sopraggiungano anomalie nel flusso della corrente elettrica che attraversa quel circuito.

Questo dispositivo, ha la possibilità di isolare il guasto all’interno del circuito, in modo da eliminare rischi e, allo stesso tempo, non interrompere totalmente il flusso di corrente, come invece farebbe un interruttore.

Può essere utile in quegli ambienti in cui bisogna assicurare comunque la continuità lavorativa, anche in presenza di guasti che, con un sezionatore montato, potranno facilmente essere isolati e risolti.


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