La lampadina è una delle invenzioni più rivoluzionarie di sempre, oggi gestibile anche tramite app.
Ma chi l’ha inventata? Come si è evoluta fino alle tipologie di lampadina dei giorni nostri? Scopriamo insieme la storia della lampadina.

Evoluzione della lampadina
Per iniziare questo racconto, partiamo da una famosa citazione della scrittrice Agatha Christie:
“Non credo che la necessità sia la madre delle invenzioni. Le invenzioni, a mio parere, nascono direttamente dall’inattività, probabilmente anche dall’ozio, forse addirittura da una certa pigrizia. Per risparmiarci fastidi”.
Chissà se Thomas Edison, nel processo che lo portò all’invenzione della lampadina, fu spinto più da necessità, inattività, ozio o pigrizia. Di sicuro, ha risparmiato un grosso fastidio alle generazioni successive, che hanno potuto eliminare, seppur gradualmente, i più antichi metodi di illuminazione, quali gas e candele a cera.
Indice:
- Chi ha inventato la lampadina?
- I primi del 900 e la lampadina a incandescenza
- Il passaggio alla lampadina alogena
- Lampadine a led: una nuova era
- Le lampadine WI-FI gestibili da APP
Chi ha inventato la lampadina?
La domanda in verità, ha una risposta meno scontata di quel che credono in moltissimi.
In realtà infatti, a voler esser estremamente precisi, il vero padre della lampadina è stato l’inglese Joseph Wilson Swan, il cui brevetto è datato 1878.
La lampadina di Swan era costruita con un filamento di carbonio molto spesso che, quando si riscaldava, emetteva luce e gas. Il problema, però, era la fuliggine eccessiva che emanava questo filamento, che ricopriva in poco tempo – questione di minuti – tutto il bulbo della lampadina, annerendolo e rendendo quindi inutilizzabile la lampadina.

Un anno dopo, siamo nel 1879, negli Stati Uniti, ci pensò Thomas Edison a migliorare la scoperta di Swan. L’inventore americano brevettò una lampadina che aveva un filamento più sottile e ad alta resistenza elettrica. Il bulbo non si anneriva subito, mantenendo una luminosità costante.
Fu il primo passo di una battaglia che aveva per oggetto la paternità dell’invenzione. Swan, partendo proprio dalle modifiche di Edison, migliorò la sua lampadina, e iniziò a venderla in Inghilterra. La disputa tra i due si concluse infine con la fondazione della società Edison&Swan, che di fatto monopolizzò per molto tempo il mercato mondiale delle lampadine.

Copertina del catalogo Edison Swan
I primi del 900 e la lampadina a incandescenza
Con il passare dei decenni, dopo le prime lampadine accese da Edison e Swan, si va incontro ad una velocissima evoluzione di questa invenzione, arrivando ad una prima di tante svolte, che dobbiamo al fisico americano William David Coolidge.
Lo studioso statunitense riuscì a installare, al posto del filamento di carbonio, un filamento di tungsteno immerso in un gas; la durata dell’illuminazione, in questo modo, era di gran lunga maggiore.
Il filamento di tungsteno, attraversato dalla corrente elettrica, fa in modo che gli elettroni al suo interno raggiungano un livello energetico superiore alla norma, creando i cosiddetti fotoni di particelle luminose: la luce.
In una lampadina di questo genere, però, solo il 10% dell’energia ricevuta si trasforma in luce. Il restante 90% diventa luce infrarossa – non visibile agli occhi – e, soprattutto, calore.
La lampadina a tungsteno, conosciuta meglio come lampadina a incandescenza, è quella sostanzialmente arrivata fino ai giorni nostri, prima dell’avvento del led, che a partire dal 2009 l’ha gradualmente sostituita.
Il passaggio alla lampadina alogena
Negli anni successivi alle scoperte di Edison e Swan, si è cercato, come già anticipato nel precedente paragrafo, di sviluppare tecnologie alternative per migliorare la diffusione della luce negli ambienti e soprattutto di ridurre il consumo di energia elettrica.
Il primo passo fu l’introduzione, dopo la seconda guerra mondiale, della lampadina alogena.
Questo tipo di lampadina è caratterizzata da un sistema di illuminazione a bassa tensione. Al suo interno c’è un riflettore che riporta parte del calore al bulbo, richiedendo quindi meno energia per avere il bulbo sempre alla temperatura ideale di funzionamento.
Le alogene sono state poi definitivamente messe al bando, dall’Unione Europea, nel 2018, per invogliare le persone ad utilizzare la tecnologia del led, che prevede un risparmio energetico di gran lunga superiore.
Lampadine a led: una nuova era ha inizio
L’introduzione, sul mercato, delle lampadine a led, è stata una svolta decisamente importante. Il risparmio energetico, che si ottiene dal loro impiego, è netto. Sono composte da uno o più diodi led, alimentati da un circuito elettronico. Nella giunzione del diodo avviene la cosiddetta “ricombinazione Elettrone-Lacuna”, un processo fisico da cui hanno origine i fotoni e, di conseguenza, la luce.
I led hanno una durata molto più lunga delle lampadine a incandescenza, che terminano la loro vita con la bruciatura del filamento. I led iniziano a degradare molto lentamente, con una luminosità che scende in maniera graduale.
Il loro costo sul mercato, seppur ridotto rispetto a qualche anno fa, è ancora alto. Ma il risparmio risulta comunque notevole, considerato che la durata media del funzionamento oscilla tra le 50 mila e le 80 mila ore.
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Le lampadine WI-FI gestibili da APP
Una lampadina che si accende e si spegne premendo un tasto sul proprio smartphone.
Un passaggio che può essere paragonato all’invenzione del telecomando per la televisione. Oggi molti brand hanno nel loro catalogo questo tipo di lampadina.
Una volta installata, si scarica una App sullo smartphone attraverso la quale è possibile comandare direttamente la lampadina, accendendola, spegnendola, regolandone la luminosità e la temperatura, oltre alla possibilità di impostare timer di accensione e spegnimento e creare scenari ideali per la propria giornata.
Oltre alla App, la lampadina può essere comandata anche tramite comandi vocali all ‘Assistente Google o Amazon Alexa. La durata della lampadina può arrivare fino a 15 mila ore, con 100 mila cicli di accensione.
Conosce diversi tipi di applicazione: dall’illuminazione in generale, agli interni residenziali, passando per hotel, bar, negozi e altri servizi. All’esterno, può essere utilizzata solo all’interno di apparecchi che abbiano il giusto grado di protezione IP.
Per i più curiosi abbiamo una video guida che spiega al meglio quali sono i vantaggi e le peculiarità di una lampadina WI-FI. Per la realizzazione del video abbiamo utilizzato una lampadina Goccia WIFI
La storia della lampadina da quel 1878 ad oggi è stata caratterizzata da una costante evoluzione, tanto che diventa difficile prevedere come possa cambiare in futuro, vedremo.
In fondo, per citare lo stesso Edison: “Per inventare hai bisogno di una buona immaginazione e di una pila di cianfrusaglie”.
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Team Elettronew