Auto elettriche: l’anno di svolta è il 2025. Cosa si aspettano gli analisti e come cambierà il mercato da oggi al 2030. L’ambizioso obiettivo del Green Deal

Auto Elettriche
Riduzione del 90% delle emissioni di gas serra dei veicoli stradali entro l’anno 2050: è questo l’obiettivo – ambizioso – che l’Unione Europea si è posta nel 2019 nell’ambito del Green Deal.
Come raggiungerlo? L’intento è quello di sviluppare la mobilità elettrica e le infrastrutture di ricarica.
In entrambe le direzioni della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T), l’UE prevede di installare, entro il 2030, una capacità di ricarica per auto e altri mezzi di trasporto ogni 60 km.
Indice:
- Auto elettriche: il 2025 anno cruciale
- Trend di crescita inarrestabile. Le previsioni
- Prezzo e modalità di ricarica: cosa cambia?
- Auto elettriche: miti da sfatare
- Il futuro delle auto elettriche
Auto elettriche: il 2025 anno cruciale
Le previsioni – seppur leggermente ottimistiche – prevedono un primo punto di svolta già nel 2023, allor quando la quota unitaria di veicoli elettrici a batteria (BEV) e di veicoli elettrici ibridi plug-in (PHEV) dovrebbe superare quella di veicoli diesel e benzina di nuova immatricolazione. L’anno cruciale, nella storia dei veicoli elettrici, sarà comunque il 2025.
A metà del decennio in corso, la loro attrazione – sia dal punto di vista economico che sul piano delle prestazioni – supererà decisamente quella dei veicoli a combustione interna, che gradualmente – e purtroppo ancora lentamente – saranno mandati in soffitta.

Le offerte delle automobili elettriche, da parte delle migliori case automobilistiche, stanno notevolmente aumentando. Diminuiscono, invece, i tempi e le opportunità di ricarica, sia nella sfera pubblica che in quella privata. Presupposti, questi, per un dominio sempre più crescente dei veicoli elettrici.
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Trend di crescita inarrestabile. Le previsioni
Motus-E, portale specializzato sulla mobilità sostenibile, ha condotto un’attenta ricerca di mercato, dalla quale viene fuori che, nel 2030, il 50% della domanda di auto nuove, sarà per auto elettriche. L’analisi è stata condotta su un campione di 14.052 consumatori europei, di cui 2.004 italiani. Un numero non altissimo, ma sicuramente utile per fare una proiezione – se non sicura al 100% – quanto meno affidabile. E, da questa proiezione, quel 50% del 2030 diventerà l’80% nel 2050.
D’altronde, che il trend sia partito, e che risulti in crescita notevole e costante, lo si evince anche dai dati delle immatricolazioni in Italia. Nel 2019, lo 0,5% di nuove auto era elettrico; nel 2020 si sale al 2,3%, e nel 2021 al 4,6%. La percentuale, in pratica, è quadruplicata in 3 anni. Una crescita inarrestabile, dovuta ad un’offerta sempre più varia. Con due aspetti rimasti ancora ad ostacolarla .
Prezzo e modalità di ricarica: cosa cambia?
Rifacendosi ancora al sondaggio di E-Motus, i due freni che ostacolano l’ascesa definitiva dei veicoli elettrici sono il prezzo e le modalità di ricarica. La domanda che la maggior parte dei consumatori si fa è: quando calerà – e se calerà – il prezzo dell’elettrico? In tal senso le analisi comparative del mercato riportano un abbassamento del prezzo già in atto, destinato a diventare ancora più netto da qui al 2030.

Un fattore importante è anche quello della ricarica. Il 77% dei consumatori vorrebbe poter ricaricare la propria auto nei luoghi che visita con più frequenza – supermercati, cinema, centri commerciali – e il 72% desidererebbe avere a disposizione colonnine di ricarica veloci sulla rete autostradale, in modo da poter viaggiare serenamente anche per lunghi tratti. Infine, aspetto da non sottovalutare, il 65% dei consumatori ammette che acquisterebbe l’auto elettrica solo se avesse la possibilità di ricaricarla a casa, o comunque in condivisione condominiale
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Auto elettriche: miti da sfatare
Durante la stesura del sondaggio di E-Motus, è emerso anche un basso livello di conoscenza del mondo delle auto elettriche, che concorre come ulteriore freno per il mercato. In effetti, esistono alcune inesattezze che bisogna assolutamente estirpare, per una maggiore consapevolezza dei benefici che si ottengono con un veicolo elettrico.
- Non è vero, o almeno non lo è più, che le auto elettriche abbiano un’autonomia molto limitata. I modelli che vengono costruiti oggi possono, infatti, arrivare tranquillamente a 500 km di marcia prima di dover essere ricaricati. Un numero che è ben al di sopra dei km che in media percorre un conducente in una giornata.
- Il tempo di ricarica è ancora troppo lungo. Altro tabù da sfatare: oggi è notevolmente ridotto, e alcuni modelli prevedono addirittura la ricarica rapida, arrivando all’80% in soli 20 minuti.
- La durata delle batterie è troppo breve. Altra idea totalmente sbagliata. Ad oggi, infatti, le batterie hanno una durata di vita pari a quella dell’auto stessa. Quelle agli ioni di litio, dopo 8 anni, garantiscono ancora il 70% della loro potenza.
Il futuro delle auto elettriche
Parlare di futuro, per le auto elettriche, può essere addirittura sbagliato. Questi veicoli stanno già attraversando il presente, instaurando un ponte con il futuro, un futuro che sarà sempre più tinto di elettrico.
La tecnologia sta compiendo passi da gigante per assicurare al consumatore finale un prodotto che si avvicini alla perfezione, che cambi le sue abitudini di guida senza stravolgerle. Solo così, la paura del cambiamento potrà diventare prima opportunità e infine una nuova e bellissima realtà.
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